TRASFORMARE GLI OGGETTI IN ALTRI OGGETTI … PRIMA CHE DIVENTINO UN RIFIUTO

Quanto è importante non produrre rifiuti?

Ogni anno in Italia vengono prodotte 30.000.000 di tonnellate di rifiuti urbani, mentre l’Italia ha prodotto altre 143.479.702 di rifiuti speciali prodotti da industrie, commercio e artigianato.

Ognuno di noi, neonati e anziani compresi, produce circa 500 chili di rifiuti urbani all’anno (per la precisione nel 2019 abbiamo prodotto 499,28 kg a testa).

Una volta questa montagna di rifiuti finiva tutta in grandi buche (discariche) e lì veniva abbandonata o peggio bruciata.

Oggi (nel 2019 fonte ISPRA) in Italia ci sono 656 impianti di trattamento dei rifiuti urbani e fra questi 281 impianti di compostaggio, 131 discariche, 37 inceneritori, 13 coinceneritori, 130 impianti di Trattamento Meccanico Biologico e altri 64 impianti di trattamento integrato aerobico o anaerobico.

Impianti di trattamento rifiuti in Italia nel 2019 (fonte: ISPRA)

Impianti di trattamento rifiuti in Italia nel 2019 (fonte: ISPRA)

Italia: comuni con impianti di trattamento dei rifiuti urbani

Italia: comuni con impianti di trattamento dei rifiuti urbani

Sempre nel 2019 siamo riusciti a raccogliere in maniera differenziata il 61,35% dei rifiuti e di questi ne riusciamo a riciclare circa il 50%, raggiungendo l’obiettivo dell’Unione Europea in fatto di avvio al riciclo.

Ma questi obiettivi dell’Unione Europea aumenteranno nei prossimi anni:

Obiettivi di riciclo dell'Unione Europea

Obiettivi di riciclo dell’Unione Europea

Fra gli obiettivi che la UE ci impone ci sono anche quelli specifici per gli imballaggi, che sono circa il 30% dei rifiuti urbani:

Obiettivi di riciclo degli imballaggi

Obiettivi di riciclo degli imballaggi

Già oggi, nel 2020, l’Italia ha superato gli obiettivi fissati per il 2025 di recupero e riciclo degli imballaggi, ad eccezione della plastica.

Ma la domanda più importante è se siamo in grado di produrre meno rifiuti e come si può fare.

Un ruolo importante per questo lo svolge l’industria che produce beni che necessitano di imballaggi per la spedizione e la vendita che, come abbiamo detto, sono circa il 30% del totale dei rifiuti urbani. negli ultimi anni sono stati fatti dei piccoli passi come la riduzione dello spessore delle bottiglie di plastica o la creazione di eco-design per gli imballaggi che riducono l’impiego di materiali, garantendone comunque l’efficacia.

Si potrebbe ridurre l’uso di materiali misti come per esempio sempre sulle bottiglie di plastica dove, fra tappo, etichetta e bottiglia, vengono impiegate tre plastiche diverse difficilmente riciclabili insieme. Purtroppo per fare questo è necessario l’intervento del Parlamento Europeo.

Vediamo invece che cosa può fare ognuno di noi.

 

IL MIGLIOR RIFIUTO E’ QUELLO NON PRODOTTO!

MA COME SI FA A NON PRODURRE RIFIUTI?

L’esempio più semplice è l’autocompostaggio, o compostaggio domestico, dei rifiuti organici, ovvero di tutti gli scarti della nostra cucina che ammontano a oltre un terzo dei rifiuti urbani totali, ovvero circa 10 milioni di tonnellate ogni anno.

Se invece di gettare nei rifiuti indifferenziati, oppure nel contenitore per la raccolta dell’organico, ognuno di noi, che ha la possibilità di mettere una compostiera, mettesse gli scarti di cucina in questo contenitore, per poi impiegare il compost prodotto nell’orto o nel giardino, avremmo evitato di produrre 1/3 dei rifiuti.

Un altro esempio riguarda prodotti come i detersivi, il mangime per gli animali, l’acqua, il caffè, che è ormai possibile sfusi comprare in molti supermercati e negozi attrezzati. Basta portare con se il proprio contenitore, anche riutilizzato, e risparmieremo soldi e soprattutto rifiuti che dovremmo gettare quando il prodotto sarà finito.

Ma ci sono molte altre cose che possiamo fare, anche divertendoci, per trasformare, riutilizzare e creare qualcosa da materiali che altrimenti diventerebbero rifiuti.

Nelle prossime immagini vi proponiamo alcuni esempi che ognuno può realizzare con un poco di semplice manualità.

Buon divertimento!

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