L’atto adottato dal Consiglio Comunale presenta forti criticità, per questo chiediamo uno stop a questo atto di pianificazione e una riflessione generale sulla pianificazione complessiva del territorio del Comune di San Vincenzo
Presentate le Osservazioni nei tempi stabiliti.
I Circoli Legambiente Val di Cornia e Legambiente Costa Etrusca insieme al Presidio di Libera “Rossella Casini” di San Vincenzo/Castagneto Carducci, hanno consegnato ufficialmente all’Amministrazione Comunale di San Vincenzo nei tempi stabiliti, istanza di opposizione e Osservazione al Piano Attuativo della ex Tenuta di Rimigliano.
Per come progettato il Piano non risponde ai requisiti imposti dal PIT l’intera valutazione di coerenza con il Piano Paesistico risulta assai approssimata.
Proprio la valenza culturale e ambientale e paesaggistica della ex Tenuta di Rimigliano, si ritiene che debba essere oggetto di una approfondita analisi prendendo a riferimento un territorio più vasto e ampio proprio per le sue molteplici peculiarità e valenze naturalistiche e paesaggistiche. Per questo motivo il Piano non può essere oggettivamente valutato alla sola scala comunale come invece è stato fatto.
L’antica e storica tenuta rappresenta l’ultimo esempio di paesaggio agricolo maremmano con casolari, pinete, spazi umidi residuali di bonifica, piane coltivate a grano, fossati, boschi e cespugliati. Comprese le strade a doppio filare di pini. Uno scorcio di maremma che possiamo considerare autentico e di valore culturale unico che si unisce alla fascia costiera costituita da dune e pineta.
Per questi connotati una porzione di territorio da proteggere e tutelare e per il quale il suo sviluppo deve delinearsi in una cornice armonica tra esigenze agricole, turistiche, e tutela naturale e del paesaggio.
Il Piano Attuativo proposto scardina questo assetto, proponendo un modello dove l’agricoltura non ha più alcuna valenza e dove gli immobili recuperati a destinazione turistico ricettiva, presentano grandi ampliamenti di superficie (di ben 5 volte c/o il podere delle Chiusacce la cui destinazione è quella di albergo) e modifica delle aree pertinenziali, che nulla hanno a che vedere con gli elementi oggetto di tutela e come richiesto nella Variante Urbanistica.
In questa fase temporale in cui tutti e cinque i comuni della Val di Cornia (Piombino, Campiglia M.ma Suvereto San Vincenzo e Sassetta) sono in fase di redazione dei Piani Strutturali coordinati, è possibile effettuare una analisi urbanistica ed ambientale più vasta e collocare la ex tenuta di Rimigliano in una più ampia considerazione e progettazione.
Il Piano Attuativo può oggi determinare un elemento di contrasto per una pianificazione d’area e compromettere definitivamente un patrimonio unico senza una giusta ed opportuna collocazione di analisi.
Con l’occasione Legambiente e Libera chiedono uno stop a questo atto di pianificazione e una riflessione generale sulla pianificazione complessiva del territorio del Comune di San Vincenzo, una riflessione capace di dare un senso reale alle parole di sostenibilità, riduzione del consumo di suolo e riconversione ecologica di una economia del tutto basata sulla riduzione del capitale naturale e della valorizzazione della rendita.
Scrivi un commento