Il Comune di Cecina ha elaborato un Nuovo Piano Strutturale che individua alcune aree edificabili, tra cui quella nominata Paduletto, qui si intende evidenziare le criticità relative a questa specifica area.
Questo è il link al video che spiega le criticità.

Questo è il link al video che spiega le criticità.

 

Paduletto – video

 

L’area del Paduletto riveste un’enorme importanza dal punto di vista naturalistico e paesaggistico e caratterizza il nostro territorio.
È un’area antistante la pineta di grande pregio e valore per il mantenimento di un ecosistema fragile. Sarebbe un gravissimo errore iniziare un’opera di urbanizzazione che determinerebbe un drastico cambiamento delle sue caratteristiche, sia naturali che storiche.
Nel Nuovo Piano Strutturale è stata individuata e proposta un’Area di Compensazione e Perequazione in cui si concederebbe la possibilità di costruire. Si individua una zona che si estenderebbe dal Cimitero, alla zona occupata dall’Acqua Park, addentrandosi, non sappiamo quanto, nell’area più interna del Paduletto.

In parallelo si propone anche la costruzione di una via asfaltata. Questa via è chiamata nel Piano Strutturale la 3° via di collegamento tra Cecina e Marina, ma in realtà sarebbe almeno la 4°, in quanto ad oggi ci sono già Via Guerrazzi, via Ginori e viale della Repubblica, per cui questa sarebbe la 4° via asfaltata.

Ci sembra davvero troppo.

Ci sono già molte strade poderali che attraversano il Paduletto, che bisogno c’è di crearne un’altra. Realizzare un’altra via asfaltata servirebbe solo a guidare uno sviluppo urbanistico. Ci sono alcune proposte del possibile tracciato di questa via. Una prima proposta prevede un percorso che parte dal cavalcavia del Cedrino, corre lungo la ferrovia per raggiungere la zona del cimitero, poi la zona occupata dall’Acqua Park, proseguendo in direzione parallela alla pineta e portandosi fino al confine con il Comune di Bibbona.

Una seconda proposta prevede un tracciato che divide a metà il Paduletto, una terza proposta prevede un tracciato che parte dalla fattoria della Ghinchia e si collega alla pineta lungo il confine con il Comune di Bibbona. Iniziare un’opera di urbanizzazione con la contemporanea costruzione di una strada asfaltata significherebbe SCHIACCIARE la pineta.

Avremo una pressione antropica sul Tombolo Sud con presenza di strutture e manufatti, circolazione mezzi di trasporto vari, auto, persone…e dall’altra parte una crescente erosione del mare che la riduce Non possiamo accettare che ci sia una fascia cementificata con strade e case a ridosso della pineta che è classificata e dovrebbe essere una Riserva Naturale Biogenetica.

Questo stravolge il suo aspetto ed il suo significato. Infatti la pineta come tutte le Riserve Naturali Biogenetiche dovrebbe essere dotata di una fascia di rispetto che, in questo caso sarebbe rappresentata dall’area del Paduletto, che quindi dovrebbe essere gestita e tutelata alla stesso modo della pineta. (Questa situazione, purtroppo, si è già creata nella zona del Tombolo Nord, zona Mazzanta).

Fra l’altro, questo progetto ostacolerebbe anche il raddoppio della pineta, già avviato, che rappresenta un’azione di tutela importante che dovrebbe essere proseguita. Anche dal punto di vista economico, il turismo, oggi, si basa sempre più sulla valorizzazione delle risorse naturali, storiche e paesaggistiche di un luogo. A Cecina i turisti vengono perché sono attratti dal mare, dalle pinete e dalle zone limitrofe e collinari non ancora completamente sconvolte dalla cementificazione come confermato dallo studio condotto dall’Università Bocconi.

Noi vorremmo che si valorizzassero queste risorse poiché ciò andrebbe a favore di tutta la Comunità e non a vantaggio di pochi. Investire sulle nostre risorse naturali e sul paesaggio che abbiamo ancora la fortuna di vivere è una SCELTA DEGNA DI FUTURO.